sabato 19 gennaio 2019
Parola dell'anno, benvenuta!!
La parola dell'anno, da qualche tempo a questa parte, è per me
Quest'anno la mia parola, Priorità, mi mette su una strada di scelte che vorrei fare nel lavoro ma soprattutto per me stessa. Avrò modo di parlartene ogni volta scrivendoti qui, in questo spazio dedicato solo a noi.
Ecco che priorità acquista un valore molto forte
Come puoi ben vedere l'argomento è di quelli forti, di quelli che devi approfondire e scavare sempre più a fondo, e sicuramente non si esaurisce qui.
giovedì 17 maggio 2018
Progetto TINtacoli - Octopus for preemie
Alcuni mesi fa sono stata contattata da Panini Tessuti per partecipare ad un progetto meraviglioso, al quale davvero non si può dire di no! L'iniziativa di cui parlo si chiama TINtacoli, nome che gioca sull'acronimo di Terapia Intensiva Neonatale e la parola "tentacoli". Un progetto nato in Danimarca sotto il nome "Octopus for a preemie" e poi diffusosi rapidamente in molti altri paesi, tra cui l'Italia.
Protagonisti di questo lodevole progetto i bambini nati prematuri che, come ben sappiamo, necessitano di maggiori cure data la loro condizione. L'idea di fondo è quella di inviare ai reparti di terapia intensiva questi simpatici polipetti realizzati a uncinetto.
Si è scoperto che i neonati prematuri traggono notevoli benefici stringendo fra le loro manine i tentacoli dei polipetti in quanto ricordano loro il cordone ombelicale che li legava alla loro madre. Così facendo riescono a calmarsi e riuscire a respirare meglio, ad addormentarsi con maggiore facilità. Potete immaginare il distacco prematuro dalla propria mamma quanto possa essere doloroso per i piccolini!
Io ed altre amiche uncinettatrici abbiamo avuto il compito di creare questi simpatici polipetti seguendo uno schema studiato per l'occasione e fornito dall'associazione "TINtacoli Octopus Preemie Italy".
Ogni polipetto è stato eseguito seguendo con molta attenzione questo schema affinchè ogni pupazzetto avesse queste caratteristiche: maglie molto strette, per evitare la fuoriuscita dell'imbottitura, tentacoli di una certa lunghezza e non oltre, fili bene nascosti.
Tutto questo per questioni di sicurezza, ovviamente!
Tutto il materiale utilizzato da noi ragazze è stato fornito da Panini Tessuti: filato in cotone 100% e imbottitura in poliestere lavabile a 60%.
I miei polipetti sono partiti da alcune settimane e presto saranno fatti recapitare ad alcuni reparti pediatrici su cui tale iniziativa è attiva, e cioè negli ospedali Bufalini di Cesena, Infermi di Rimini, Maggiore di Bologna, Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma.
E' difficile spiegare a parole cosa si prova a partecipare a iniziative di questo genere. Sono emozioni davvero forti! Pensare che un bimbo così piccolo e indifeso troverà gioia grazie a una mia creazione! E' meraviglioso!
E' qualcosa che ti tocca nel profondo e ti fa capire la bellezza e l'importanza di aiutare gli altri, con gesti semplici ma significativi!
Voglio ringraziare con tutto il cuore le organizzatrici per aver pensato a me per questa splendida iniziativa che mi ha permesso di confrontarmi con qualcosa di nuovo e di diverso, e di sentirmi utile attraverso la mia passione per l'uncinetto!
Protagonisti di questo lodevole progetto i bambini nati prematuri che, come ben sappiamo, necessitano di maggiori cure data la loro condizione. L'idea di fondo è quella di inviare ai reparti di terapia intensiva questi simpatici polipetti realizzati a uncinetto.
Si è scoperto che i neonati prematuri traggono notevoli benefici stringendo fra le loro manine i tentacoli dei polipetti in quanto ricordano loro il cordone ombelicale che li legava alla loro madre. Così facendo riescono a calmarsi e riuscire a respirare meglio, ad addormentarsi con maggiore facilità. Potete immaginare il distacco prematuro dalla propria mamma quanto possa essere doloroso per i piccolini!
Io ed altre amiche uncinettatrici abbiamo avuto il compito di creare questi simpatici polipetti seguendo uno schema studiato per l'occasione e fornito dall'associazione "TINtacoli Octopus Preemie Italy".
Ogni polipetto è stato eseguito seguendo con molta attenzione questo schema affinchè ogni pupazzetto avesse queste caratteristiche: maglie molto strette, per evitare la fuoriuscita dell'imbottitura, tentacoli di una certa lunghezza e non oltre, fili bene nascosti.
Tutto questo per questioni di sicurezza, ovviamente!
Tutto il materiale utilizzato da noi ragazze è stato fornito da Panini Tessuti: filato in cotone 100% e imbottitura in poliestere lavabile a 60%.
I miei polipetti sono partiti da alcune settimane e presto saranno fatti recapitare ad alcuni reparti pediatrici su cui tale iniziativa è attiva, e cioè negli ospedali Bufalini di Cesena, Infermi di Rimini, Maggiore di Bologna, Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma.
E' difficile spiegare a parole cosa si prova a partecipare a iniziative di questo genere. Sono emozioni davvero forti! Pensare che un bimbo così piccolo e indifeso troverà gioia grazie a una mia creazione! E' meraviglioso!
E' qualcosa che ti tocca nel profondo e ti fa capire la bellezza e l'importanza di aiutare gli altri, con gesti semplici ma significativi!
Voglio ringraziare con tutto il cuore le organizzatrici per aver pensato a me per questa splendida iniziativa che mi ha permesso di confrontarmi con qualcosa di nuovo e di diverso, e di sentirmi utile attraverso la mia passione per l'uncinetto!
martedì 20 marzo 2018
Abiti per bambini Natural Baby
Fuori piove a dirotto ma il calendario segna che oggi, 20 Marzo, è il primo giorno di Primavera. Le bimbe giocano rumorosamente in soggiorno sotto l'occhio vigile di mio marito. E' sera, ed io sono qui a scrivere con il ticchettìo della pioggia mista a grandine che sbatte contro i vetri.
Non si direbbe proprio che la primavera abbia fatto capolino! Eppure qua e là ci sono già segni evidenti di rinascita.
Non si direbbe proprio che la primavera abbia fatto capolino! Eppure qua e là ci sono già segni evidenti di rinascita.
Dopo un mese di riposo forzato, causa febbre, mi sono lanciata in un'impresa molto importante per me, una cosa che avevo lasciato in sospeso lo scorso anno, creare una collezione di abiti per bambini. Ho trovato il tempo per ragionare, per sedermi e riflettere, per capire come fare amare ciò che mi circonda. Come ho scritto nel post precedente, la mia parola guida di questo 2018 è Natura. Ed è per questo che ho fatto delle scelte importanti e ben pensate. Ho sentito il grande bisogno di portare nel mio lavoro questo mio sentire e spero lo apprezziate anche voi!
Prima di tutto ho fatto la scelta di utilizzare il lino come tessuto principe della collezione, una fibra naturale dalle eccezionali qualità. Bellissimo, sostenibile, termoregolatore e ipoallergenico, il lino è uno dei tessuti naturali più confortevoli e amati. L'ho scelto in varie tonalità (senape, beige, rosa, verde ottanio e celeste) e in una grammatura media.
Ho deciso poi di abbinare al lino un altro particolare che parlasse di natura, una piccola applicazione all'uncinetto.
Ho scelto cinque soggetti a me cari: la foglia di felce, di quercia e di faggio, un rametto di lavanda e di mimosa (fiori del mio giardino).
Ogni capo può essere scelto con o senza applicazione, e ognuno porterà con sè tutto ciò che per me è fondamentale: amore, passione, precisione, cura in ogni dettaglio.
Nella collezione non manca di certo il cotone, che ho scelto in una fantasia simpatica e colorata!
Tutti i modelli disponibili sono online sullo shop, e possono essere richiesti in entrambi i tessuti.
Vi lascio sbirciare lentamente e con curiosità nel mio SHOP, ansiosa di sapere cosa ne pensiate!
A presto!
sabato 3 febbraio 2018
La mia parola dell'anno e planning 2018
Sono saltata al 2018 con un incredibile strascico di stanchezza dovuta al lavoro dei mesi precedenti e ad una terribile influenza che mi ha messa ko proprio durante le festività natalizie. Gennaio è partito in sordina e così sono riuscita a fare il punto della situazione guardandomi indietro ma soprattutto lanciando uno sguardo al futuro. Già dai mesi precedenti nella mia mente si profilavano nuovi progetti e idee che avrei voluto sviluppare nel 2018. In maniera del tutto istintiva ho sentito il bisogno di far affiorare nel mio lavoro una parte di me che mi accompagna da sempre, che fa parte del mio mondo in maniera così forte da darlo quasi per scontato. Era ovvio che la mia parola guida era già lì, non c'era bisogno di girarci troppo intorno!
Parola dell'anno
Ho iniziato a cercare una parola guida due anni fa grazie a Gioia Gottini, che mi ha spiegato come una parola può aiutarmi a fare delle scelte importanti e coerenti. E' una bussola che ti guida sia sul piano personale che professionale, e ti spinge a fare un "percorso interiore che si costruisce giorno per giorno verso le mete che quella parola ti suggerisce" (Tulimami).
Quest'anno la mia parola è Natura e, grazie a ciò che ho letto, ho capito come posso applicarla a tutti gli ambiti della mia vita, compreso il mio lavoro.
Ho capito che, anche se troppo ovvia, non dovevo respingerla perchè si tratta di un'esigenza troppo forte per non darle voce.
Le prime idee si erano già manifestate a dicembre quindi ho dovuto solo approfondirle. Altre invece sono venute giù come un fiume in piena dopo aver capito che era lei la mia parola dell'anno. Come applicarla alla mia vita?
Parola dell'anno
Ho iniziato a cercare una parola guida due anni fa grazie a Gioia Gottini, che mi ha spiegato come una parola può aiutarmi a fare delle scelte importanti e coerenti. E' una bussola che ti guida sia sul piano personale che professionale, e ti spinge a fare un "percorso interiore che si costruisce giorno per giorno verso le mete che quella parola ti suggerisce" (Tulimami).
Quest'anno la mia parola è Natura e, grazie a ciò che ho letto, ho capito come posso applicarla a tutti gli ambiti della mia vita, compreso il mio lavoro.
Ho capito che, anche se troppo ovvia, non dovevo respingerla perchè si tratta di un'esigenza troppo forte per non darle voce.
Le prime idee si erano già manifestate a dicembre quindi ho dovuto solo approfondirle. Altre invece sono venute giù come un fiume in piena dopo aver capito che era lei la mia parola dell'anno. Come applicarla alla mia vita?
- sul personale, portare in casa ciò che della natura mi fa star bene e mi rende serena. In questo mese pianterò i bulbi di tulipani che avevo messo a riposo lo scorso anno.
- stare attenta a ciò che acquisto, preferire prodotti naturali da portare in tavola ma anche da indossare.
- sul lavoro, ho sempre preferito filati e tessuti naturali ma quest'anno ho ampliato la mia ricerca e te ne parlerò nel mio prossimo post, altrimenti mi dilungo davvero troppo!!
- sempre sul lavoro, voglio portare un pò di natura a casa delle mie clienti quindi chi acquisterà nei prossimi mesi troverà un packaging diverso, sempre curato ma al naturale. Cosa mi inventerò???
E ora pianifico
Intorno a questa parola ho organizzato tutto il planning 2018.
Ho frequentato il corso "Planner senza fronzoli" di Francesca Baldassarri, un planner utilissimo che mi ha permesso di tirar fuori tanto di me. Non è stato semplice, ci sto lavorando ancora, ho coperto metà anno e devo ritenermi soddisfatta già così!
Ho individuato il mio Big Event, l'evento più importante del mio 2018, e sto lavorando al suo lancio che avverrà a breve (dillo che sei curiosa!!)
Ho acquistato un'agenda, questa, dove organizzo le mie giornate partendo da una to do list che cerco di spuntare prima che sia mezzanotte!!!
Perchè tutto questo??
Perchè ho capito che senza una buona pianificazione vado in tilt, spreco tempo ed energie! Me lo ha spiegato lei e lei, e da quando mi organizzo in questo modo ho meno ansia e, guarda un pò, ho ripreso a scrivere sul blog!!
E tu, come hai organizzato il tuo 2018?
giovedì 25 gennaio 2018
Cocò Doll, una collaborazione d'altri tempi
Quando ho iniziato questa avventura del cucire bambole non sapevo che piega avrebbe preso la cosa. Le prime erano goffe e imperfette ai miei occhi. Con il tempo ho perfezionato la linea, definito meglio i lineamenti, progettato nuovi abiti. Nel corso del 2017 ho approfondito i miei studi, passato ore e ore a cercare di capire come dovevo esprimermi verso un pubblico sempre più grande ed esigente, com'è giusto che sia. Ho capito che mie dolls in qualche modo erano entrate nel vostro cuore e che iniziavo comunicare, attraverso loro, la mia passione e la mia creatività.
Quando Diana mi ha scritto, mesi fa, per propormi una collaborazione, i tempi non erano maturi per affrontare un lavoro a quattro mani. Io ero a corto di tempo data la mole di lavoro, (che mi ha presa quasi alla sprovvista negli ultimi mesi), ed entrambe non avevamo ben definito la cosa quindi abbiamo lasciato che l'idea maturasse e prendesse corpo, nonostante la paura che potesse volare altrove! (cit. Austin Kleon)
A Gennaio, mese che di solito ha dei ritmi molto lenti e una ripresa difficile, abbiamo rispolverato il nostro progetto. Ed è nata Cocò!
Diana, con la sua esperienza in questo campo, avrebbe cercato bottoni Chanel originali e li avrebbe trasformati in meravigliose spille. A me toccava creare la bambola. All'inizio l'idea di mettere una spilla sulla mantellina di una mia bambola mi sembrava banale. Ci voleva ben altro per dare senso al nostro progetto e alla spilla. Così mi sono messa a studiare il personaggio, Cocò Chanel. E ho scoperto che, non solo ideò nuovi abiti e il marchio che tutti conosciamo, ma creò anche uno stile di vita differente, decisamente rivoluzionario per quegli anni.
E soprattutto mostrò al mondo l'immagine di una donne moderna, indipendente, padrona di sè stessa. Avevo trovato la mia motivazione!
Io che di moda davvero zero, che non seguo assolutamente nessun trend del momento, anzi forse vado contro corrente, mi sono messa a sfogliare vari album fotografici di sfilate. Non pretendevo certo di saper cucire abiti simili! Ma da lì è venuta l'idea dei pantaloni a vita alta, la cintura e, tadàààà, la spilla a completare il tutto. Ho messo da parte molte altre idee che ho attinto da questa ricerca perchè il nostro progetto prevede la creazione di sei bambole diverse ma tutte con lo stesso filo conduttore, lo stile l'eleganza e la forza delle donne.
Un progetto a cui tengo davvero tantissimo perchè dietro ci siamo noi, donne che ogni giorno affrontiamo mille problemi e nonostante tutto teniamo duro!
In attesa di progettare le nuove dolls, spero di avervi incuriosito abbastanza su questa donna che ha dato così tanto al nostro moderno modo di essere donna.
Quando Diana mi ha scritto, mesi fa, per propormi una collaborazione, i tempi non erano maturi per affrontare un lavoro a quattro mani. Io ero a corto di tempo data la mole di lavoro, (che mi ha presa quasi alla sprovvista negli ultimi mesi), ed entrambe non avevamo ben definito la cosa quindi abbiamo lasciato che l'idea maturasse e prendesse corpo, nonostante la paura che potesse volare altrove! (cit. Austin Kleon)
A Gennaio, mese che di solito ha dei ritmi molto lenti e una ripresa difficile, abbiamo rispolverato il nostro progetto. Ed è nata Cocò!
Diana, con la sua esperienza in questo campo, avrebbe cercato bottoni Chanel originali e li avrebbe trasformati in meravigliose spille. A me toccava creare la bambola. All'inizio l'idea di mettere una spilla sulla mantellina di una mia bambola mi sembrava banale. Ci voleva ben altro per dare senso al nostro progetto e alla spilla. Così mi sono messa a studiare il personaggio, Cocò Chanel. E ho scoperto che, non solo ideò nuovi abiti e il marchio che tutti conosciamo, ma creò anche uno stile di vita differente, decisamente rivoluzionario per quegli anni.
E soprattutto mostrò al mondo l'immagine di una donne moderna, indipendente, padrona di sè stessa. Avevo trovato la mia motivazione!
Io che di moda davvero zero, che non seguo assolutamente nessun trend del momento, anzi forse vado contro corrente, mi sono messa a sfogliare vari album fotografici di sfilate. Non pretendevo certo di saper cucire abiti simili! Ma da lì è venuta l'idea dei pantaloni a vita alta, la cintura e, tadàààà, la spilla a completare il tutto. Ho messo da parte molte altre idee che ho attinto da questa ricerca perchè il nostro progetto prevede la creazione di sei bambole diverse ma tutte con lo stesso filo conduttore, lo stile l'eleganza e la forza delle donne.
Un progetto a cui tengo davvero tantissimo perchè dietro ci siamo noi, donne che ogni giorno affrontiamo mille problemi e nonostante tutto teniamo duro!
In attesa di progettare le nuove dolls, spero di avervi incuriosito abbastanza su questa donna che ha dato così tanto al nostro moderno modo di essere donna.
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